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Social Media: perché ci siamo?

Social Media: perché ci siamo?

Essere sui social media non è un obbligo per un’azienda anche se, ovviamente, sono degli strumenti che permettono di raggiungere un pubblico molto vasto. Pensiamo a Facebook con i suoi 2.7 miliardi di utenti attivi, difficile affermare che sia irrilevante per una strategia comunicativa. Però, è sempre utile chiedersi perché si è deciso di esserci, dire che è un “must” non basta.

Ogni minuto su Facebook vengono condivise 240 mila foto, 65 mila su Instagram, su YouTube vengono trasmesse 694 mila ore. Secondo Statista, il totale dei contenuti consumato globalmente nel 2021 è stato di 279 zettabyte e crescerà fino a 180 zettabyte entro il 2025 (https://www.domo.com/learn/infographic/data-never-sleeps-9). Questi numeri sono difficili da visualizzare, ma rendono l’idea della quantità di contenuti prodotta e quanto sia complicato distinguersi.

Con Wise Mind Place abbiamo deciso di puntare su l’unica cosa che può differenziarci: la nostra storia. Abbiamo deciso di creare degli strumenti che siano utili a essere sulla nostra piattaforma, diano quei consigli che avremmo voluto avere noi per dare vita a un nostro progetto e metterli a disposizione di tutti.

Partiamo da Instagram: secondo Blogmeter, il terzo social più utilizzato in Italia (https://www.mark-up.it/social-media-i-piu-usati-dagli-italiani-nel-2021-e-come/). È nato come una piattaforma per condividere foto, ma è diventato qualcosa di molto diverso. Adam Mosseri, che ne è il direttore, ha chiaramente detto che la parola d’ordine oggi è “intrattenimento” e i video, anzi i reel, sono i favoriti dell’algoritmo (https://www.instagram.com/tv/CQwNfFBJr5A/). L’idea di fondo è riuscire a battere la concorrenza di TikTok, che si conferma il social con i più ampi margini di crescita ma ancora in basso nella classifica rispetto ai suoi competitor.

Noi abbiamo coinvolto la nostra ceo, Jessica Abbuonandi, e stiamo pubblicando una serie di reel che spiegano la nostra mission e come funziona la piattaforma o il metodo con cui scegliamo i progetti, puoi trovarli qui (https://www.instagram.com/wise_mind_place/reels/). A questi abbiamo affiancato un vero e proprio manuale sulle funzionalità di Wise Mind Place, lo trovi qui (https://www.instagram.com/wise_mind_place/guide/wmp-il-social-delle-idee/18183682822132991/?utm_source=ig_web_copy_link&utm_campaign=&utm_medium=). Il nostro obiettivo è creare una community che sia interessata all’innovazione e abbia voglia di condividere con noi riflessioni e contenuti.

Come saprete, Instagram fa parte di Meta insieme a Facebook. Per coloro che se la sono persa, la news più importante del 2021 nel mondo dei social è stato il rebranding del gigante tech creato Zuckerberg, investito da una lista infinita di scandali per quanto riguarda la privacy degli utenti e più volte finito davanti al Senato degli Stati Uniti.

Social Media: perché ci siamo?Il nome ci dice che Facebook & co. concentreranno sempre più l’attenzione verso il “metaverse”, che cos’è? “L’evoluzione della connessione social”, secondo la definizione data dagli esperti di Menlo Park (https://about.facebook.com/meta/). Perciò, nel futuro prossimo, probabilmente socializzeremo, collaboreremo e giocheremo in spazi 3D e virtuali. Certo, è ancora difficile da immaginare; quindi, per il momento, noi cerchiamo di focalizzarci sui messaggi e sulla possibilità di avere un contatto diretto con i nostri utenti. La prossimità e l’opportunità di interagire per noi è fondamentale. Il nostro obiettivo è cercare di essere quanto più autentici possiamo.

In parte il passaggio a Meta è probabilmente dovuto al fatto che Facebook, pur rimanendo il social più utilizzato al mondo e il secondo in Italia, ha visto calare in modo considerevole i suoi utenti nel 2021 ed è ormai il social preferito dagli utenti più adulti, mentre millennial e zoomer preferiscono Instagram. Il social che invece sembra passare indenne sopra a trend e mode passeggere è YouTube. La piattaforma di streaming video nata nel 2005 è la seconda al mondo per utenti attivi (2 miliardi) e la prima in Italia.

A differenza dei suoi rivali, YouTube dà la possibilità di raggiungere un pubblico molto più eterogeneo, anche le fasce d’età che più difficilmente si trovano sui social come gli over 60. Inoltre, copre ogni genere di contenuto, dalla tecnologia all’approfondimento storico. Questo perché sicuramente il video rimane la forma comunicativa più accessibile per gli utenti, soprattutto se corredato da sottotitoli – ma ormai è veramente difficile non trovarli.

Per quanto ci riguarda, forse lo abbiamo un po’ trascurato nel 2021, un errore da evitare per qualsiasi brand, ma può capitare. Il piano è riprenderlo e pubblicare dei contenuti che possano essere di utilità per chi è presente sulla nostra piattaforma e non solo. In realtà, abbiamo già ripreso pubblicando le versioni più lunghe dei video usciti su Instagram e Facebook.

Per tornare all’inizio del nostro articolo, essere sui social non è semplicemente un must: per un’azienda rappresenta l’opportunità di creare un contatto diretto con i suoi clienti e con il suo personale. Ma non finisce qui, perché i social possono trasformarsi in uno strumento di innovazione aziendale: dal rapporto diretto con gli utenti o con i nostri competitor possiamo trarre spunto e migliorare costantemente i nostri prodotti. Perciò, se ancora non lo avete fatto, seguiteci, interagite e fateci sapere quali argomenti vorreste approfondire o che cosa vorreste conoscere meglio di Wise Mind Place.

Pubblicato il 29/12/2021 alle ore 09:23 da Viviana Bianchi

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